La Piattaforma Action

La Piattaforma Action

Sette autentiche «autorità» artistiche italiane, con biografie eccezionali, scendono in campo (Action) a documentare con la propria opera la visione del Metaformismo©. Questo vocabolo non è da confondersi con «metamorfismo»: il primo è un logo nuovissimo e inedito, il secondo, originario del lessico greco-antico, lo conosciamo tutti. Il primo l’ho coniato io nel 2010, perché – con cinquant’anni di esperienza teorica e pratica nel campo dell’arte – sono arrivata alla conclusione che solo invertendo le sillabe centrali della grafìa tradizionale, si riesce ad ottenere una terminologia, oltre che una fonetica, atta a tradurre con effetto immediato e istantaneo la vitalità moderna e pulsante della «forma» in pittura. Il secondo, invece, allude ai processi di trasformazione genetica nel mondo scientifico e quindi viene applicato a tutto ciò che si trasforma. Il Metaformismo© non rivoluziona – bensì adegua alla modernità – lo status iconico pervenuto ai giorni nostri da quando Vasilij Kandinskij, pittore russo di Mosca, eseguì il «Primo Acquerello Astratto» usando semplicemente matite, inchiostri di china e colori ad acquerello su carta... era il 1910 e ad oggi sono più di cento anni di storia dell’arte non-figurativa.

Un’esecuzione di piccole dimensioni - di neppure 50 cm di altezza x neppure 65 cm di larghezza - che però avrà la forza di travolgere il mondo intero perché con essa nasceva l’Astrattismo: L’arte oltrepassa i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla e indica i contenuti del futuro (da «Punto, linea, superficie» del 1926). Oggi, tra pittura e fotografia, siamo ormai abituati ad essere circondati da immagini ricche di segni e colori liberi che non restituiscono – a chi le guarda – i contorni di una realistica rappresentazione... oggi, diamo per scontato quel mondo alternativo, fatto di forme pure, spesso disobbedienti, e indisciplinate, tutt’al più disposte a lasciarsi organizzare in una prospettiva architettonica, visto che lo spazio è forma anch’esso. Sconosciute tuttavia restano le pulsioni inconsce che generano le illimitate forme della pittura, in tutti coloro che si sono avvicendati in più di un secolo di arte non-figurativa... e il Metaformismo© le vuole indagare. E che dire del prefisso «Meta»? «Meta» è dentro la tecnologia... e quindi siamo noi, l’umanità di oggi, il nuovo pensiero umano, il nuovo modo di essere con il suo spingersi oltre ogni limite... trovo che il concetto di «Meta» si sposi bene con quello di «Forma» e che entrambi traducano una visione della pittura molto più vicina al Concettualismo che all’Astrattismo.

Le indagini che l’autore conduce nella pubblicazione monografica, prevista per maggio 2023, potranno dimostrare come, dopo una breve campagna, l’Astrattismo - nel senso della sua pregnanza dimostrativa - cesserebbe la sua corsa, lasciando in eredità agli artisti delle generazioni future solamente la lezione di allentare i freni inibitori nell’attimo creativo al fine di abbandonarsi ad una assoluta libertà di linguaggio. E pertanto il Metaformismo© è vocabolo nato per dare profondità teorica alla vasta fenomenologia artistica del non-figurativo, introducendo la necessità di riconoscervi il protagonismo della FORMA.           

Giulia Sillato

Lo Studio

2023, Domus Pauperum(PG)

2024, Polo Confortini AOUI (VR)